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lunedì 27 ottobre 2008

Liceo Parini, fine di un mito

Milano/ Liceo Parini, fine di un mito
Lunedí 27.10.2008 10:17

Di Francesco Bogliari

Alle elezioni per il rinnovo del consiglio di istituto al liceo classico Parini di Milano svoltesi nei giorni scorsi ha vinto la cosiddetta "lista del disimpegno", di impostazione goliardica, con parallelo crollo delle liste di centro sinistra. "A sorpresa" hanno scritto i giornali, ancora legati al mito del Parini scuola "progressista" nel corpo docente e in quello discente. Se mai il Parini è stato scuola progressista nella filosofia di fondo e nella didattica, lo è stato, appunto. Da tempo non lo è più. Corpo docente invecchiato su se stesso, incapace di coinvolgere e stimolare gli studenti intellettualmente più vivaci per i quali il mondo non si esaurisce dentro l'aula, i (pochi) professori più giovani e innovativi messi in minoranza nei consigli di classe, un indirizzo nato d'eccellenza come il Brocca (programma classico-scientifico) ridotto a un nozionificio senza alcun legame interdisciplinare tra le materie né visione d'insieme.

E una massa crescente di studenti acriticamente studiosi, che conoscono a memoria tutti gli aoristi ma non sanno chi sono Beethoven e Chopin o in cosa consiste il dibattito sull'eutanasia perché non fanno parte del programma. Le norme Gelmini sulla severità dei voti quasi prodigiosamente anticipate nello scorso anno scolastico, con intere classi decimate (punte fino a un terzo di bocciati). Addio Parini, il gelminismo ha piantato la sua bandiera su un mito (forse sopravvalutato) della vecchia sinistra. Mariastella è pronta per fare il preside ad honorem nel palazzo di via Goito, la cui architettura del resto rimanda di per sé allo spirito della riforma Gentile.


Non posso non pubblicarla!
fonte (http://www.affaritaliani.it)

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so davvero cosa dire, a riguardo.
O.o

Bah!

Saluti,
Bea.

Cami (Milla) ha detto...

Ehi ale! questo è l'articolo che mi dicevi di tuo padre, vero? secondo me è abbastanza esagerato, magari questo discorso poteva valere per la ex classe, ma mi sembra eccessivo allargare la situazione all'intero Parini. In effetti è vero che purtroppo il qualunquismo dilaga tra i giovani ovunque, ma la maggioranza sa ancora chi sono Chopin e Beethoven. Probabilmente la tua esperienza al Parini ti ha portato a queste conclusioni, ma ti assicuro che questa è solo una piccolissima parte della scuola.
ciauuu baci nonna morte alias

alexeidos ha detto...

stando al tito livio, ti posso assicurare che il parini non vale più di tanto. il problema è che se la tirano al parini... quando non dovrebbero. sono allo stesso livello di conoscenze/ignoranza di alttri licei

Anonimo ha detto...

Mi trovo d'accordo sul fatto che purtroppo al Parini non esiste più un reale interessamento alla politica...Invece contesto il disegno che emerge del corso Brocca, che ritengo valido e altamente formativo...
ciao ale
marti

alexeidos ha detto...

il corso brocca formativo? valido?
non rispondo perché non credo ci si aabbastanza spazio

Anonimo ha detto...

immagino...ognuno la pensa a modo suo, comunqe grazie alla Gelmini probabilmente sparirà, quindi forse ci sarà qualcuno ke si farà quattro risate e ke gioirà di questa cosa...
Marti

alexeidos ha detto...

bisogna pensare al nostro futuro, e non solo al nostro. ma come ho scritto nel mio tema di italiano sul poco interesse fra i giovani dell'attualità, non c'è più idea di collettività.. ognuno si fa i cazzi suoi nella propria superficialità

Anonimo ha detto...

Se il fatto che la maggioranza degli studenti si ferma a imparare a memoria gli aoristi e poi non ha idea di chi siano Chopin e Beethoven vi scandalizza,credo che siate semplicemente fortunati perchè siete circondati da amici con un minimo di sale in zucca.
Io come ale penso che l'articolo di suo padre non si allontani dall'odierna situazione del parini,nonostante possa essere influenzata dalla storia dell'ex I C!
come studentessa pariniana non ho avuto un percorso regolare dal giorno in cui la mia prof (di tutto poichè avevo la cattedra unita) è rimasta incinta,ormai due anni fa.
Non credo che la mia storia sia un caso isolato visto che so di per certo che sono frequenti le assenze da parte dei professori e soprattutto la loro voglia di lavorare.
Gli unici due docenti validi che ho avuto sono 1-andato al tito livio 2-scapperebbe quanto prima dal parini e dalla sua disorganizzazione.
In quarta ginnasio ho passato un mese e mezzo in attesa di un supplente e stamattina è passata una circolare del preside che commemorava l'anniversario del 4 novembre(la circolare è disponibile sul sito del parini).
Il Parini sa di vecchio.
Al Parini mancano teste nuove capaci di pensare a nuove idee,capaci di capire cosa abbiamo bisogno e di dare nuove stimoli(i prof),capaci di ascoltare,informarsi e fare scelte(gli studenti)(senza buttarsi a votare free parini perchè parisi è il più bello della scuola)(oltre ad essere simpatico).
Ma non penso che ora come ora la situazione sia diversa da quella di qualsiasi altro liceo di milano.
Se vogliamo un cambiamento dobbiamo anche cercare di prendercelo.
Io sono d'accordo con te ale!
un bacione

la juls

alexeidos ha detto...

juls è una gioia sentire queste parole!
sicuramente la situazione è così per diversi licei, ne son certo, il problema è che il Parini si pone come se non se non avesse di tali problemi, e anzi, si pone come l'elite...
sa di vecchio, esattamente!

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