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mercoledì 23 dicembre 2009

Pensieri notturni 1

"Non dovremmo neanche pensare alla morte. Vivremmo meglio. Non dovremmo neanche sapere che esiste."

Questo è un pensiero che mi sono appuntato ieri notte. Ormai me li appunto, perché sennò nella notte vengono completamente cancellati e rimossi dalla mente.

Pensavo, ieri sera, a come la presenza della morte e la conoscenza di essa, o meglio, la coscienza del fatto che essa esista, ci fermi, ci blocchi, non ci renda davvero liberi delle nostre azioni. Il solo fatto di sapere che un giorno moriremo non ci fa, come dovrebbe essere, vivere a pieno la nostra vita, bensì, e qui è il paradosso, ci rende rimorosi e impauriti e tappa le ali della nostra curiosità e la voglia di spingersi oltre. Si cerca di non esagerare mai perché si ha paura di morire, non si va fino in mondo per paura che qualcosa finisca. Il sapere, quindi, che esiste una fine, non ci fa godere del mentre. A volte bisognerebbe solo non pensare. Sarebbe la risposta più dignitosa alla nostra vita.

4 commenti:

Lucy Van Pelt ha detto...

Hai letto l'apologia di Socrate, di Platone?
I ragionamenti sulla morte non sono male.

Ti consolerebbe davvero non sapere dell'esistenza di una fine?

alexeidos ha detto...

l'apologia di socrate la sto facendo a scuola, anche se in realtà, ehm, ecco, non che l'abbia seguita del tutto diciamo.

però sì, il fatto di non conoscere non mi metterebbe ansia. alla fine si può temere solo ciò che si conosce e non si può aver paura dell'ignoto. quindi a volte non conoscere ci renderebbe le cose non dico più facili, ma forse più genuine, più tranquille. non so come dire...

Lucy Van Pelt ha detto...

Sì, l'ho capito, ma se tu non sai che c'è una fine, e poi ti accorgi ad un certo punto che stai effettivamente finendo. E non te l'aspettavi, e non sai neanche cos'è che ti stia succedendo, non sapevi che sarebbe arrivato quel momento e ora ci sei dentro.
Voglio dire, sarebbe terribile..
Improvvisamente penseresti a tutte le occasioni perse.

Secondo me è meglio saperlo da sempre e farsene una ragione, in qualche modo..

Anonimo ha detto...

in realtà per com'è fatto l'uomo si sentirebbe immortale senza la conoscenza della morte e si spingerebbe tanto oltre da morire all'istante e buttar via in ogni caso la sua vita. ca

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