Statistics_

lunedì 23 agosto 2010

Alcune parole.


Alcune parole sono solo perse al vento, è meglio non raccontarle.
Intanto guardo quel rombo che, inesorabilmente, cammina verso la morte, verso la fine della musica.
Non ti posso spiegare il perché, ne andrebbe della poesia. Mi sento agitato, sono agitato. I bassi sullo stomaco. Che rimbombano. Che sono dentro di me. Ma che non mi calmano. Madeleine, senti che nome soave. A volte un arpeggio, nella sua semplicità, racconta e dà emozioni. O magari sono solo note. Vi odio. Un altro punto. Punto. La plastica fa un rumore che odio. Lo odio. È un contrabbasso che suona. Dio solo sa quanto è sensuale il contrabbasso. Fa l'amore col corpo di chi lo suona e le parole sussurrate allo strumento divengono frasi d'amore.

Nessun commento:

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails