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martedì 17 agosto 2010

Basilicata Cast to Coast - Il diario di viaggio

Che siamo andati in Basilicata a fare un coast to coast già lo sapevate. Non sapete però che abbiamo fatto. E allora ho arruolato il mio compagno di viaggio, mio cugino, per raccontarvi "in breve" le nostre (dis)avventure.
E a breve, filmato e foto del nosto viaggio on the road, oh yeah!


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Basilicata coast - to coast - to coas...(vabbè lasciam stare)

Ovvero, resoconto tragicomico di un anarchico viaggio in quel di Lucania.

Day 1

Partenza roboante e speranzosa, dopo aver dato una rapida vista allo splendido, ma odoroso, lungomare di Bari ci si dirige verso Altamura, prima strategica tappa per il nostro rifornimento viveri.
Andiamo velocemente verso Craco, il poetico e immutabile paesino, congelato nel tempo da 60 anni, accompagnati dal quasi altrettanto antico cd di festivalbar rosso del 2004, sul quale sono incisi masterpiece immutabili del calibro di "Ti voglio bene" di Tiziano Ferro.
Si arriva quindi, distrutti ma felici, nella famosa Matera, città dei Sassi (va ricordato il turista con spiccato accento nordico che pretendeva di dare note storiche sul paese). Dopo qualche giro ci accorgiamo del fatto che l'ora tende a farsi tarda e ancora non abbiamo un alloggio sicuro per la notte, sfoderato quindi il provvidenziale netbook di Alessandro e dopo un rapido giro di telefonate si riesce a trovare un last minute B&B a 25 euro, camere singole ed enormi e bagno in comune con due splendide e avvenenti biondone di 25 anni (per gamba).
Dopo ore di ricerche riusciamo quindi a trovare l'unico ristorante di Matera aperto dove gustiamo carne e vino rosso della casa, uscendone molto soddisfatti e lievemente sbronzi.

Resoconto Spese:

Benzina € 40 Euro
B&B € 25 Euro
Cena € 15 Euro


Day 2

Nel nostro secondo giro di Matera ci imbattiamo in un simpatico vecchietto del posto che, dopo averci consigliato qualche monumento da vedere, ci offre un rapido resoconto della sua vita di impiegato delle pompe funebri, con tanto di esibizione di un delizioso portachiavi a forma di bara a sostegno del suo racconto.
Ci avviamo quindi verso l'unico appuntamento prefissato del nostro viaggio, diretti verso CastelMezzano da dove Diego ha deciso di partire per provare il "Volo dell'Angelo", ovvero il lanciarsi tra una montagna e l'altra appesi solo ad una carrucola ed a un cavo di acciaio.
Purtroppo durante il viaggio il TomTom tarocco del cellulare inizia a dare evidenti segni di cedimento, tanto è vero che ci ritroviamo a Pietrapertosa, altra stazione di partenza del volo dell'angelo e, fortunatamente, seducendo la tizia delle biglietteria Diego riesce a farsi cambiare il biglietto.
Dato che il volo è previsto per le 5 e mezza e sono appena le 3, decidiamo di avventurarci lungo il cosidetto "percorso letterario delle 7 pietre"

(Avviso ai lettori, da qui si consiglia la lettura del pezzo immaginando come narratore quella dei magici film di Fantozzi).

[Era infatti questo percorso, un residuo di una vecchia strada di tortura Apache, con pendenza di 50 gradi e livelli di fauna locale assimilabili a ogni tipo di insetto mai esistito sulla faccia della terra, l'equipaggiamento dei nostri eroi era così composto:
Diego Episcopo: sacca del peso di 8 quintali, zavorrata da bottiglie di estathè, macchine di ripresa e caricabatterie di ogni apparecchio elettronico posseduto.
Alessandro Bogliari: pantaloni corti, inadatti alla quantità di insetti che cercavano di trovare una via verso le carni, macchina fotografica tenuta precariamente in mano alla ricerca di qualche poetico scatto e a bilanciare nell'altra mano, bomboletta di Off, utilizzata come Arma chimica contro l'invasione di insetti.
Arrivati alla prima pietra, dopo aver chiaramente visto la Madonna giocare a poker con San Tommaso e barare spudoratamente, i nostri eroi decidono di tornare sui propri passi, prima di essere raggiunti dal cupo mietitore, non senza aver tentato inutilmente di mettere in guardia altri due viadanti decisi ad intraprendere il cammino]

(Da qui si può tornare a leggere come se il commentatore fosse il vostro preferito)

Finalmente alle 5 si riesce a partire, volo dell'angelo bello ma non spettacolare, molto più eccitante quello di ritorno, una volta che Diego arriva dall'altra parte, Giove Pluvio inclemente si scatena, separando i due cugini, da una parte Diego, che isolato su un picco si intrattiene insegnando nuovi giochi di carte a dei Napoletani che per qualche motivo avevano due mazzi di carte privi delle carte a bastoni, dall'altra Alessandro che barricato in macchina si rende conto del fatto che la mancanza di B&B li costringerà a dormire all'interno della vettura.
Dopo il ricongiungimento, si va alla ricerca del ristorante per la serata, dove si replica la cena a base di carne, vino e dolce al Cocco.

Day2-Day3

La notte passata in macchina merita un capitolo a parte, si potrebbe parlare di come ci fossimo accampati davanti ad una casa privata, pisciando e lavandoci i denti a pochi metri dalla macchina, creando quella magica atmosfera che generalmente viene definita "Campo Nomadi"; oppure si potrebbe dire di come abbiamo passato tutta la nottata rigirandoci e scambiandoci i posti, giungendo infine alla conclusione che il minimo numero di vertebre schiacciate poteva essere 5, al di sotto del quale non si poteva scendere se non rubando un'altra macchina e andando a dormire in quella; o ancora si potrebbe raccontare di come siamo riusciti a tradurre in latino una massima come " Oltre la terza sgrullata diventa sega", attribuendone la paternità a
Cicerone; ma quello che forse rimarrà più impresso sarà il momento in cui Alessandro,lamentandosi dell'aria viziata, ha deciso di aprire la portiera dicendo: "Massì tanto è il 13 agosto mica può fare freddo!", dimenticando però che a 1023 metri di altezza la notte tende a fare un po' "freschino", costringendoci quindi a dormire con i teli da mare a mo' di coperta.

Resoconto Spese:

Volo dell'Angelo € 30 Euro
Cena € 15 euro


Day3

Sopravvissuti al traumatico risveglio e al conteggio delle ossa rotte e incrinate che ci siam procurati durante la notte, ci mettiamo subito alla ricerca di un agriturismo nelle vicinanze di Scanzano Jonico; quindi partenza veloce in direzione di quest'ultimo, spinti dalla necessità impellente di avere ancora a che fare con un letto e un bagno degni di questo nome. Dopo essere arrivati allo splendido agriturismo immerso nel verde nel bel centro del nulla, e dopo un doveroso rendez-vous con la doccia, ci siam precipitati a mare, dove tra un salto e una parata Alessandro è riuscito a distruggersi il polso (la data di guarigione è stimabile in circa 140 anni).
La ricerca del posto dove cenare si rivela lievemente più complicata del previsto, visto che dopo una rapida occhiata ci rendiamo conto che scanzano jonico è in realtà una città vuota con un buco attorno; dopo ore di marcia con la macchina, stremati dalla fame e inseguiti dai lupi delle montagne, riusciamo ad arrivare ad un paesino inculato su una montagna, che riponde al nome di Rondelle, dove troviamo un ristorantino "tipico", caratterizzato da del vino asprissimo e fortissimo e dalla presenza di un simpatico proprietario, il cui garbo e bon ton riuscivano a oscurare quelli de " Er monnezza".
A fine cena, decidiamo di darci un po' al jogging dimenticandoci, purtroppo, di pagare, e dopo una corsa distruttiva in salita e una discesa per stradine tortuose e non illuminate, giungiamo infine in albergo, dove alessandro, sfruttando la brandina e la terrazza del nostro agriturismo, si concede una poetica notte di sonno sotto le stelle.

Resoconto Spese:

Agriturismo € 35 Euro
Cena € 10 Euro (Ipotetici)
Benzina € 20 Euro


Day 4

Dopo una colazione a base di marmellata alle ciliegie e albicocche, preparata dalla proprietaria dell'agriturismo "con le sue manine" decidiamo di passare un'altra mezza giornata al mare, prima di incamminarci verso la nostre successiva tappa.
Si parte quindi sotto un sole cocente alla volta di Tramutola, paese che nel film della brutta copia del nostro viaggio " Basilicata coast to coast" viene additato come quello con le donne più belle di tutta la Basilicata. Arrivati a Tramutola ci accorgiamo che Rocco Papaleo ci ha tirato un pacco, dato che la vitalità all'interno del paese è paragonabile a quella di Craco o a quella di un obitorio, quindi, stremati e disidratati, decidiamo di fare tappa a Sant' Arsenio (SA), paese natale del padre di Diego e vicino al paese natale della madri di Diego e Alessandro, per fare una sorpresa al parentame vario e riposarci in vista del nostro quinto giorno di viaggio.
La serata che si preannunciava piuttosto fiacca ha invece avuto una splendida e inaspettata svolta con il concerto della band "Le Mani Sporche", che ci ha offerto una stupenda serata musicale all'insegna dello Ska, per quanto l'entusiasmo e la risposta dei Sant'Arsenesi non fosse quella delle grandi occasioni.

Resoconto spese:

Pranzo € 15 euro at Autogrill

Day 5

Dopo esserci riforniti al supermercato, partiamo per esplorare alcuni paesi consigliatici il giorno prima da una cameriera all'autogrill.
La prima tappa in programma è Sant'Angelo le fratte, il paese dei "Murales"; una volta arrivati lì però ci accorgiamo che i murales non sono quelli dei ggiovvani, bensì dei dipinti sui muri delle case.
tuttavia non ci demoraliziamo e dopo aver perso qualche litro di sudore nel percorrere una strada "lievemente" in salita, e per lievemente intendo che abbiam praticamente scalato la montagna, raggiungiamo una cantina del posto molto suggestiva, scavata nella roccia viva; decidiamo quindi di fermarci per acquistare una bottiglia di vino del luogo e facciamo quattro chiacchiere con il propietario che gentilmente ci offre un bicchiere di vino, pane e prosciutto che stava preparando per la sagra prevista in paese quella sera, sfamandoci completamente senza spendere nemmeno un euro.
La tappa successiva, quella cioè di Satriano in Lucania, si rivela leggermente deludente, in quanto il castello del paese era stato sì ristrutturato di recente, ma gli infissi e la scala interna sembravano provenire direttamente dall'IKEA più che dal passato.

Decidiamo quindi di partire, anche se decisamente affamati e doloranti, alla volta di maratea; sulla strada però ci accorgiamo che essersi messi in viaggio il 14 Agosto verso una meta turistica e marittima non è stata una grande idea, quindi dopo assere stati fermati nei pressi di Lauria da (cought) 10 kilometri di coda, decidiamo di fare dietro front e tornare direttamente in quel di Bari.

Resoconto spese:

Benzina € 50 Euro
Bottiglia di Vinello di Sant'Angelo le fratte € 3,50 Euro

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