La piazza, la spiaggia
quasi mi chiama il sole
che tramonta in quel momento
stregato mi muovo, raggiungo l'acqua
colgo il minuto esatto per fermare il tempo in una foto
oro luccicante, e i suoi spettatori, me compreso
ad ammirare la bellezza naturale, ciclica, castamente perversa
che illumina, irradia, rende rosso ciò che è spento
pochi secondi, off.
the end, lo spettacolo, clamoroso, banale, è finito
così volto maleducatamente le spalle all'orizzonte, ma ringrazio
sottovoce comunque.
e mi perdo fra i ciottoli e il vociare continuo
di questa società moderna,
che indossa gli occhiali da sole di fronte al tramonto.
2 commenti:
oh che poeta;-)braaavo ale!il mare ti fa bn..hehe..baci e a parte tutto ricordati che ti voglio bene
eee lo so l'aria di mare mi ispira! massì dai tutto risolto qst è l'imp!
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