secondo me alcune persone si fanno troppi problemi inutili. Troppi problemi rispetto all'interpretazione di un'opera, che sia una poesia o una composizione musicale, solo che a scuola, almeno in quella italiana, la musica non viene presa in considerazione (come se fosse meno importante della letteratura).
Perché spulciare fino all'osso, violentare un testo ricercando in esso ogni possibile interpretazione? E cioè cosa il poeta abbia voluto esprimere, quali gli argomenti impliciti che lo scrittore sottointende e non esprime in modo chiaro, il perché di alcune di alcune espressioni particolari piuttosto che altre.
Studiare il contesto storico e sociale e lo stile linguistico va anche bene, ma se fatto nella giusta misura. Sarebbe infatti cercare di spiegarsi l'angoscia di quel do#min nell'attacco del Chiaro di Luna o il sentimento intrinseco del 2° movimento della marcia funebre di Chopin. Non è possibile perché l'arte è passione e pazzia ed entrambe sono irrazionali e nessun libro, nessuno storico, nessun professore e a volte neanche lo stesso autore potrà spiegare il vero senso dell'opera.
E così purtroppo nessuno creerà più, se ci si abitua a soffermarsi troppo sui lavori altrui neanche cercando di imitare ma rimanendo solo impassibili analizzando senza un fine proprio arte che di per sé non può essere studiata.
1 commento:
Parole sante!
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