Franz Joseph Haydn
Variazioni in fa min. Hob. XVII/6
Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata in fa magg. K533 / K494
Ludwig van Beethoven
Sonata in mi bem. magg. op. 27 n. 1
(Sonata quasi una fantasia)
(Sonata quasi una fantasia)
Franz Schubert
Sonata in si bem. magg. D 960
Le prime due opere sono malinconiche, e Brendel è riuscito a interpretarle con chiarezza, senza note sporche o pedale troppo pesante. Formidabile è stato il terzo movimento della sonata di Beethoven, un Ludwig incazzato ma sempre suonato senza sporcare minimamente la sonata.
Fantastici gli ultimi due movimenti di Schubert: note veloci e puntate, toccate con grazia.
Brendel, alla fine dei quattro pezzi, ci ha donato 4 bis.
Usciva, veniva riempito di applausi e di "bravo", rientrava, usciva nuovamente, applausi e così via, fino a che non si siedeva e ci fa sognare sulle note di Schubert, come l'ultimo bis: Schubert, Impromptu op. 142 n° 2 - (fonte papà)
E con un urlo finale del babbo "grazie!" rivolto al pianista, ce ne siamo usciti con i brividi e le emozioni che una musica tanto meravigliosa ci era riuscita a passare.
Le prime due opere sono malinconiche, e Brendel è riuscito a interpretarle con chiarezza, senza note sporche o pedale troppo pesante. Formidabile è stato il terzo movimento della sonata di Beethoven, un Ludwig incazzato ma sempre suonato senza sporcare minimamente la sonata.
Fantastici gli ultimi due movimenti di Schubert: note veloci e puntate, toccate con grazia.
Brendel, alla fine dei quattro pezzi, ci ha donato 4 bis.
Usciva, veniva riempito di applausi e di "bravo", rientrava, usciva nuovamente, applausi e così via, fino a che non si siedeva e ci fa sognare sulle note di Schubert, come l'ultimo bis: Schubert, Impromptu op. 142 n° 2 - (fonte papà)
E con un urlo finale del babbo "grazie!" rivolto al pianista, ce ne siamo usciti con i brividi e le emozioni che una musica tanto meravigliosa ci era riuscita a passare.
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