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martedì 6 gennaio 2009

Guerra Santa?

Guerra Santa?
E' questo quello che mi chiedo da un po'.. si può davvero parlare di guerra santa?
Credo di no, e così, rimasto colpito dal titolo di una puntata di Blob intitolata appunto "Guerra Santa?", ho deciso di scrivere questo post per spiegare le mie teorie a riguardo.
Nel corso della storia abbiamo assistito svariate volte, anzi troppe, a sanguinose guerre e battaglie in nome di qualche fantomatico dio o profeta. C'è chi portò la religione con la violenza imponendola su popolazioni deboli, c'è chi si fa saltare in aria uccidendo innocenti per poter accedere alle grazie del cielo.
Quella patina di religiosità che copre, o almeno cerca di coprire, il vero motivo di scontri di ogni sorta ormai non riesce più a celare completamente il vero significato delle azioni compiute da fanatici religiosi.
I motivi, come ben tutti sappiamo o possiamo supporre, sono di tipo espansionistico ed economico.
Come Bush, con la scusa delle armi nucleari, occupò il suolo straniero con lo scopo di sfruttare quei luoghi ricchi di petrolio, in molti paesi da secoli si combatte per un'idea religiosa che ormai non esiste più e che è stata messa da parte per far spazio a qualcosa di più pragmatico e materialistico.
E' davvero in nome di dio che i crociati bruciarono interi villaggi, razziarono popolazioni, violentarono donne? O fu solo per far man bassa delle ricchezze che trovavano man mano nel percorso fino alla Terra Santa?
E i tanti fanatici che combattono tuttora, fanno ciò per quale motivo? Per imporre la propria religione, forse. Ma anche, e questo è più probabile, per conquistare città, terre e beni altrui.
"In nome di Dio" gridavano, "In nome di Dio" gridano ancora oggi.
Ed è questo, a mio parere, l'uso più scorretto di questo strumento inventato dall'uomo (come ci ricorda Nietzsche), perché finchè l'uomo lo adopera per sentirsi meglio e protetto è un discorso, ma nel momento in cui se ne serve per motivi poco etici è un altro.
L'ipocrisia di fondo sta nel nome stesso di dio, creato malamente, sviluppatosi ed ingigantendosi a dismisura a scapito di coloro che ascoltarono la buona novella e la presero in parola senza rifletterci più di tanto (la religione è cultura nata dai ceti più bassi che si fonda sulle credenze appunto dette popolari), lo stesso nome dio dicevo, che mai morirà e il sangue nel suo nome continuerà a essere versato.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco un intervento che condivido !!!!!!! ben fatto.....io detesto i fanatici che giustificano le loro azioni in base alla religione....siano essi musulmani, cristiani, ebrei o che so io....ognuno può pensarla cm vuole su dio e la religione ma nn dev essere uno strumento utilizzato a fini militari o espansionistici...

Anonimo ha detto...

( anonimo = Filo Durante )

Nori ha detto...

Esistono persone incredibilmente carismatiche e sorprendentemente furbe, che hanno saputo inventarsi la storiella del dio che sta in cielo, giudica, punisce e chi fa il bravo lo premia; hanno saputo raccontarla in modo credibile alle folle di persone magari deluse, insoddisfatte, e hanno ottenuto eserciti di uomini resi ciechi e folli dalla "fede" (ma fede in cosa, poi?), disposti a uccidere e a farsi uccidere in nome di un dio che forse esiste e forse no.
Prendi i kamikaze islamici, ad esempio. Io mi chiedo che cosa li spinga a imbottirsi d'esplosivo a farsi saltare in aria, per quale motivo lo facciano. Non credo siano i soldi, e nemmeno il desiderio di conquista. Non sono ancora riuscita a darmi una risposta.

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